The Underwater Archeology Park of Baia Guide
La prima guida ai fondali del Parco Archeologico Sommerso di Baia che intende accompagnare il lettore in un viaggio emozionale nella città sommersa di Baia, attraverso l’esperienza dell’autore, formatosi come subacqueo professionista in questi fondali, ed il potere delle immagine scattate dalla mano esperta del fotografo. La storia, l’archeologia, le caratteristiche biologiche dei Campi Flegreo fanno da cornice al Parco Archeologico Sommerso di Baia, Area Marina Protetta di inestimabile valore. Un tuffo nella storia, portati per mano attraverso i percorsi di visita tra statue, mosaici, terme di ville e palazzi imperiali in cui patrizi e personaggi illustri solevano allontanarsi dai ritmi frenetici della vita cittadina per rilassarsi nell’amena Baia.
Con la fotografia documento un patrimonio che sento mio come napoletano ma che appartiene a tutta l’umanità, con la speranza che le mie immagini stimolino la voglia di preservare e conoscere un passato, che non smette mai di stupire e d’insegnare. Ad ogni tuffo basta lasciarsi portare dalla magia di tanti piccoli pesci che come anime degli antichi mi guidano in un’immersione mai uguale, mai banale. È facile farsi trasportare dalla fantasia toccando con mano gli splendidi mosaici. Non sono più un semplice spettatore, divento cittadino di Baia.
The first guide to the depths of the Underwater Archaeology Park of Baia who aims to accompany the reader on an emotional journey into the submerged city of Baiae by means of the experience of the author, who trained as a professional diver in these waters, and through the power of images taken by a photographer’s expert hand. The history, the archaeology and the biological characteristics of the Phlegraean Fields frame the Underwater Archaeology Park of Baia,
a Marine Protected Area of inestimable value. Take a plunge into history and allow yourself to be led along the routes between statues, mosaics, villas’ spas and imperial palaces in which the patricians and illustrious personages were accustomed to retreat from the frenetic pace of city life to relax in pleasant Baiae.
With photography I document a heritage which, being Neapolitan, I feel is mine but which belongs to all mankind; with the hope that my images stimulate the desire to preserve and learn about a past which never ceases to amaze and to teach. To let oneself be carried by the magic of the many small fish which, as if ancient souls, guide me on each and every dive; never the same, never banal. It is easy to get caught up in ones imagination, touching the splendid mosaics with ones hands. I am no longer a mere spectator; I become a citizen of Baiae.